Termografia: Ricerca di Perdite Acqua
- Da : Taddia Stefano
- Categoria : BLOG, Termografia in Edilizia

Molto frequentemente ai liberi professionisti viene richiesto di valutare un danno causato da infiltrazioni o perdite acqua da tubazioni.
Chiariamo subito che il lavoro può risultare molto complicato, l’acqua infatti puo trovare una via preferenziale di sfogo anche molto lontano dal punto in cui vi è l’effettivo problema.
L’utilizzo di una termocamera<
Come ribadito più volte, la termocamera vede ciò che l’occhio umano non può percepire, cattura tante informazioni e le restituisce sotto forma di immagine di una distribuzione superficiale delle temperature.
Proprio questa eventuale distribuzione anomala, non il valore di temperatura in quanto è una indagine qualitativa, ci permetterà di fare le opportune considerazioni.
Non tutte le termocamere sono idonee per questa ispezione, mettiamoci nella testa che se vogliamo fare i tecnici dobbiamo avere strumenti professionali….. non possiamo presentarci sul mercato con armi spuntate ed inefficaci.
Il danno di immagine alla professionalità che ne deriverebbe sarebbe controproducente.
D’altra parte non possiamo neppure pensare che la sola termocamera e strumentazione correlata<
Posso anche utilizzare gli strumenti più costosi presenti sul mercato, ma se non ho una preparazione <
La prima termocamera che consiglio per questo tipo di indagini, o meglio la termocamera da cui partire e al di sotto della quale potrei solo perdere tempo, è al FLIR E6<
Questa termocamera, oltre a montare un’ottica fissa di 45° di apertura, ha la possibilità di bloccare la scala termica di visualizzazione e stringere sino a pochi gradi il range termico di visualizzazione.
In questo modo possiamo evidenziare piccole isoterme sulla superficie in esame.
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Da questa immagine , acquisita a circa 10 metri di distanza con una FLIR E6<
All’interno dell’edificio era presente una intera parete ammalorata da presenza di acqua sino ad una altezza superiore ai 2 metri.
Purtroppo l’indagine dall’interno non poteva evidenziare i particolari in quanto le pareti erano rivestite di piastrelle, mentre l’igrometro<
Dall’esterno, da una semplice indagine visiva, non si riscontrava nulla di anomalo, l’intonaco risultava essere in perfetto stato di conservazione.
La termocamera invece è riuscita a individuare il problema, nello specifico una zona circoscritta con maggiore umidità, proprio in prossimità del passaggio di tubi di adduzione dell’acqua.
Un controllo con l’igrometro <
Contemporaneamente è però venuto alla luce anche un secondo problema.
Nella parte alta della facciata, a causa di cavillature sull’intonaco o lavori mal eseguiti, risulta evidente una infiltrazione di acqua di cui il proprietario non era a conoscenza.
Questa indagine è stata condotto con una piccola termocamera, una entry level per quanto riguarda i controlli di diagnostica, ma abbiamo sfruttato il momento giusto della giornata per poterlo fare, se osservate la scala termica abbiamo un delta termico di soli 2 gradi.
La successiva elaborazione con il software dedicato FLIR TOOLS,<
Se avessimo fatto il controllo nel momento sbagliato, anche con una termocamera professionale avremmo visto molto poco.
Ecco quindi che una buona conoscenza della materia, una giusta formazione,<
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